La fotografia è stata considerata da sempre - un nuovo modo di vedere, e quindi di concepire il reale – spesso condizionando i nostri modi, inconsciamente, anche con i suoi derivati: cinema, televisione, internet, cellulari; così Lorenzo Gatto ci offre la sua personale visone del mondo.
Le sue immagini fotografiche spesso in bianco nero, monocromatiche, sanno accostarsi con eleganza a quelle acqueforti antecedenti alla miracolosa invenzione del 1904 dei fratelli Lumière, offrendo un anello di congiunzione tra il dagherrotipo e le nuove tecniche digitali. I suoi scatti, più che in ogni altro, mostrano un rapporto quasi tattile e amoroso, tra il fotografo e il soggetto che filtra i segni e i significati in un'azione che si conclude nell'orgasmo del click. Lorenzo Gatto riesce a regalarci il concetto di bellezza così come era visto dai classici, variando e risolvendo in chiave moderna i canoni estetici e tipologici.
Ossessionato dalla sua città, Palermo, che ama fuori misura, la rende studio a cielo aperto, creando contrasti semantici, unendo il degrado all'eccellenza. Questo avviene in maniera chiara e sincera utilizzando la bellezza fisica del movimento, prediligendo soggetti provenienti dal mondo della danza con le loro forme pulite e lineari, contrapponendola a quelli ambienti del tutto abbandonati, della sua città, palazzi nobiliari e antichi ruderi che un tempo erano scenario di uno sfarzo fuori misura e oggi vivono nell'oblio, perdendo la loro la presenza nella memoria della gente.
Nonostante questa sua provocazione, e in taluni casi potremmo dire impegno sociale, atto a far percepire le rovine della storia come “bello”, pur non essendo una novità, trova le sue ragioni nell'insofferenza per gli oggetti tradizionali e nella ricerca conseguente di temi nuovi, al di fuori degli stili canonici, proprio per queste motivazioni i suoi scatti richiamano prorompentemente alla storia dell'arte che come la pittura o la scultura tendono ad idealizzare il corpo rendendolo veicolo indiscutibile del bello, senza l'aiuto dell'eros diviene unico protagonista che sa cambiare composizione in totale armonia.
L'opera di Lorenzo Gatto annulla del tutto le scoperte di William Henry Fox Talbot, poiché anziché rendere possibile la stampa di un numero indefinito di positivi da un negativo, da l'impressione che le sue opere siano pezzi unici e che non potranno essere riprodotti in serie, omaggiando la fotografia di quel privilegio di unicità che prima era solo destinato alle arti maggiori.
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di Giuseppe Carli - critico d'arte
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A Palermo tre punti di vista sul tango argentino
Presso il Centro Coreografico L’espace di Palermo (via G.B.F.Basile, 3) la mostra fotografica dal titolo “INSTANTES DE TANGO”.
Gli autori degli scatti sono Lorenzo Gatto e Paolo De Figueroa, artisti nostrani che collaborano dal 2010 e che rivolgono particolare attenzione alla danza e al teatro.
Per questa occasione, sono in esposizione dodici dei loro migliori scatti che ritraggono personaggi del tango made in Sicily, intenti in abbracci appassionati, all’ interno di contesti naturalistici e storici del patrimonio siciliano. La loro ricerca fotografica tende a sottolineare la relazione tra il tango – con la sua passionalità, eleganza e sensualità – e la ricchezza naturale e culturale dei luoghi della Sicilia.
Location a volte sfarzose (come la Villa Bosco Grande di Palermo) e altre volte popolari (come le Saline di Trapani) fanno da scenario pittoresco ai movimenti flessuosi e avviluppati che raccontano tutta la magia del ballo argentino entro l’istante di un solo scatto.
“Il tango è un bellissimo linguaggio del corpo – racconta De Figueroa -. Passione, sensualità e intesa mentale e fisica tra uomo e donna. La foto risulta un’espressione creativa e tridimensionale di ciò che il nostro occhio vede, miscelando luci, colori, geometrie e materia. Questi elementi viaggiano insieme nella mia mente e poi li trasferisco nella realtà.”
“Un insieme di cose attraggono un fotografo – spiega il collega Lorenzo Gatto-: l’eleganza del movimento, la passione e soprattutto la fortissima emozione che due ballerini di tango trasmettono all’esterno. Per quanto mi riguarda sono sempre i soggetti a darmi l’ispirazione giusta, per poi contestualizzare lo scatto. Tutto cambia in base a chi sto fotografando.
Silvia Giuffrè per Siciliainformazioni
27 aprile 2012 Da T E M P I & M O D I
Il potere di vedere nell’oscurità, di carpire e capire cose non visibili ai più, ma destinate solamente ad occhi e cuori sensibili. In fondo è il potere di un’opera d’arte, quello di illuminare un’esistenza che altrimenti sarebbe semplicemente tenebra.
Questo è il potere anche dell’arte di Lorenzo Gatto. In una città dal fascino straordinario, Palermo, con una carica emozionale e seduttiva di fotografie scattate con un paio di occhi davvero speciali, il Gatto realizza la sua arte.
Per quanto mi riguarda, un regalo assolutamente inaspettato: fin dalla prima volta, ammirare queste opere ha significato in qualche modo, fare un viaggio con l’immaginazione, innamorarmi di nuovo, sentirmi un po’ meno lontana da casa.
Potendo…
Donatella Simoni (giornalista)
testimonial da Flickr
Credo che Lorenzo sia stato uno dei miei primi contatti su Flick .. tutte le volte che osservo il suo stream resto coinvolto emotivamente, noto l'evoluzione tecnica e della sua maturità fotografica tutte le volte. Quando fotografa la gente siamo al top, tutte foto originali e di grande impatto, le sue sono veramente grandi opere fotografiche. Amo rubare spunti dai suoi lavori ... consiglio vivamente a tutti i flickeriani di ammirare il suo stream. Un abbraccio!!!
Angelo Siciliano (fotografo)
Al “il Siciliano” a Palermo, sarà presentata una rassegna fotografica in video, interamente dedicata alla nostra città.
Lillo Sorrentino, Lorenzo Gatto, Claudio Di Dio, Franco Pitarresi e Angelo Trapani in un loro personale sguardo a Palermo, ci regalano una visione della nostra città in un ventaglio espressivo ampio e variegato: architettura, arte, ambiente, individui e situazioni. Un occhio attento ai dettagli , alle peculiarità storiche, alle bellezze intrinseche e al fascino innato che questa città riesce a sprigionare, catturato da scatti unici.
Una carrellata di immagini in slide show video, bellissimi scorci della nostra città.
articolo da LIVE SICILIA
testimonial da Flickr
Lorenzo è un tutt'uno con la sua città. Ovunque ci sia una manifestazione di vita Lui è pronto con la sua fedele Canon a ripredere la scena. Interprete dei momenti più interessanti della vita palermitana è anche uno dei principali attori che passo dopo passo documenta ogni bellezza che la città ha nascosto nel suo ventre.
Le foto di Lorenzo uniscono tenica e sapore. Mai scontate raccontano tanto senza dimenticare il corretto uso della tecnica fotografica.
Conoscere Lorenzo è facile basta andare in giro con la macchina fotografica e Lui è lì sempre sul campo!
Complimenti Lorenzo."
Dario Corso (fotografo)
Da T E M P I & M O D I
La luce dell’Arte illumina volti, giorni, orizzonti. Ed illumina la strada ai miracoli. C’è qualcuno che pur non avendoti mai visto, sa leggere nei tuoi occhi e descrivere in immagini ciò che vi è più intimamente conservato. C’è qualcuno che, con la luce dell’Arte, riesce a traguardare i tuoi desideri, fino a dare loro corpo. Grazie Lorenzo, per questo pezzo della tua arte, per questa tua fotografia, che hai voluto donarmi, così viva su carta, per dedicarla non al mio mondo virtuale, ma alla mia vita reale. Un dono straordinario, e tu sai bene quanto. Fin dal primo momento che vidi questo volto, ho rivisto me stessa, in un altro Modo, in un altro Tempo. Questa “tua” bambina è così drammaticamente potente nella sua fisicità e nel suo spirito! Più la guardo, più mi sembra prenda vita. E la sensazione è quella, un giorno, di non ritrovarla più tra la folla, perché uscita dalla carta ed entrata, di nuovo, nel mio passato.
La fotografia a sinistra è un graditissimo dono dell’amico e fotografo Lorenzo Gatto, scattata in occasione del festino di s. Rosalia a Palermo.
Donatella Simoni (Giornalista)
testimonial da Flickr
Lorenzo è un animale da palcoscenico. È una guida come Virgilio per Dante. Per Lui si va nella città dolente, nell’eterno dolore, fra la perduta gente e giustizia mosse il suo Alto fattore… Insomma Lui riesce ad entrare e trascinare tutti dappertutto. Nessuno sa opporre il suo diniego alla sua simpatia e al suo grande impegno. La fotografia per Lui è come una parte di se stesso e conoscendolo, per i suoi scatti non c’è ostacolo che tenga perché Lui sa, che in essi, c’è un messaggio da donare alle genti."
Franco Pitarresi (fotografo)
Dallo sguardo al contatto dei corpi: «Il tango non è maschio; è coppia: cinquanta per cento uomo e cinquanta donna, anche se il passo più importante, l' "otto", che è come il cuore del tango, lo fa la donna. Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi: emozione, energia, respirazione, abbraccio, palpitazione. Un circolo virtuoso che consente poi l'improvvisazione. (Miguel Ángel Zotto)». Lo sanno bene i ballerini del Centro coreografico “L’espace” di via G.B.F. Basile, 3. Siamo al primo piano di una delle sale incantevoli di Villa Boscogrande, dove si conservano ancora intatti gli antichi affreschi e i pavimenti originali. La stessa sala della residenza che il maestro Luchino Visconti rese famosa al grande pubblico girandovi le scene iniziali del “Gattopardo”. La villa fu fatta costruire nel 1768 da Giovanni Maria Sammartino di Ramondetto, eletto primo duca di Montalbo, utilizzando come modello architettonico la reggia di Versailles. Tra il '700 e l'800 la famiglia Boscogrande, ospitò tra queste mura vari artisti, musicisti e letterati tra i quali Vincenzo Bellini che dedicò alla proprietaria della residenza una delle sue splendide opere: “la Beatrice di Tenda”. Sulle note di Miguel Calò e di D’Arienzo Juan – giudati dalla maestra Fiorella Giliberti – oggi posano, invece, i ballerini di tango per il set fotografico allestito da Paolo de Figueroa e Lorenzo Gatto. Parada, Gancho e Salida americana sono solo alcune delle figure proposte per gli scatti.
Articolo di Serena Marotta
Da USERS* – Nuovo Teatro Montevergini Palermo
lo spettacolo visto con gli occhi di Lorenzo Gatto
Ripercorrendo la grande radice culturale greco-classica, e sbirciando fra miti e leggende, si trovano trovato moniti e insegnamenti inaspettati per poter parlare dei nostri tempi, dei giovani e delle nuove tecnologie che li vedono protagonisti. Lo spettacolo USERS affronta storie di uomini con le loro mortali e immortali esistenze incastrate nel mondo virtuale dei social network dove, alla fine, ritroveranno la propria identità perduta.
Articolo di Donatella Simoni (giornalista)
Concorso fotografico "città(in)visibili ZyZ Navarra editore
La foto vincitrice della speciale menzione social, assegnata sulla base dei like ottenuti entro la mezzanotte del 4 settembre sulla pagina Facebook di Zyz, è ”Solo al sole” di Lorenzo Gatto.
Dal 12 al 14 Settembre presso i cantieri culturali alla Zisa di Palermo si è tenuta la prima edizione di ZYZ – Annuario di fotografia contemporanea, una rassegna diretta da Franco Blandi. All’interno della manifestazione si è tenuto un concorso fotografico dal titolo: “Le città invisibili“. Venerdi 12 è stato proclamato lo scatto vincitore del concorso fotografico “Città (in)visibili”: si tratta di “L’uomo invisibile” del riberese Aurelio Quartararo. Il secondo classificato è “Solo al sole” di Lorenzo Gatto. (foto a dx)
Mostra fotografica "Un tango a Palermo" (PALAB)
Nasce a Palermo, il 12.Ott.1963 Come tutti i palermitani matura capacità critiche e autoironiche sulle situazioni controverse che vive la sua città.
Lascia gli studi e si getta a capofitto nel lavoro.
Nel frattempo si sposa "oggi separato" e da questo matrimonio nascono due figli. Si guarda attorno e incomincia ad affascinarsi a tutto quello che può aiutarlo a comunicare la sua sensibilità al prossimo. Pensa di avere tanto da trasmettere e assieme alla compagna decide di realizzare un sito, Bellapalermonline col quale incomincia la sua “carriera” di amante di Palermo e delle sue bellezze architettoniche e monumentali…
Il successo passa attraverso uno studio accurato di tutto ciò che concerne Palermo… Studia i monumenti, le chiese, i palazzi nobiliari, le vecchie strade, i vicoli più antichi della città.
Le relative letture lo affascinano e comincia a questo punto la sua idea di immortalare personalmente tutta questa bellezza. Frequenta gli eventi più importanti della Palermo che emerge dal buio degli anni precedenti e incomincia a scattare…
Qui comincia a conoscere alcuni amici con le stesse sue idee e acquista la sua prima reflex…. Non l’avesse mai fatto: incomincia una grandissima produzione di scatti che lo conducono ad una sempre più crescente volontà di migliorarsi…
Le prime mostre, i set fotografici, le escursioni in città e provincia, le uscite goliardiche, le associazioni.
Durante un flash mob tango a Palermo viene a contatto con questa meravigliosa danza argentina ed è come una folgorazione…
Si innamora e decide di realizzare dei progetti con il tango grande protagonista. Fa amicizia con alcuni maestri e decidono di realizzare alcuni set a Palermo, in giro per i più bei monumenti. Un binomio vincente: tango e bellezze architettoniche di Palermo…
Lorenzo scatta ascoltando quel ritmo e vedendo quei passi… I suoi scatti e la coppia diventano una cosa sola: ritmo e scatto, scatto e ritmo e figura si disegnano immortali nella sua mente, nel suo cuore e s’innalzano sublimandosi verso l’Assoluto. Guardi i due abbarbicati e lo scenario s’illumina, tango emozionante, commovente, forza che abbaglia e che trascina…
la luce della musica e dell’immagine si fondono e ne nasce un capolavoro: il fotografo penetra dentro l’anima dei passi della danza e dentro l’anima dei movimenti degli attori e ne trae linfa vitale per il suo obiettivo finale: La FOTO e il tango: un connubio inscindibile e immortale…!!
di Franco Pitarresi
Alle prese con una milonga
Intervista di Paolo Randazzo per il settimanale Centonove
E’ assolutamente vero e certo non è difficile trovare conferme a questo assunto: solo a guardarla con occhi nuovi la realtà (o una realtà) può svelare aspetti nuovi. E’ quanto vien fatto di pensare di fronte alle foto di Lorenzo Gatto, cinquantaduenne fotografo palermitano che, pian piano, si sta imponendo per la forza e l’originalità con cui i suoi scatti, pastosi, insoliti, innamorati, taglienti se serve, sanno raccontare Palermo e soprattutto quanto in essa va nascendo sulla scena teatrale e coreografica.